Alcuni mesi fa con un gruppo di amici abbiamo deciso di trascorrere una viaggio in Messico ed in particolare nella penisola dello Yucatan. L’obiettivo è quello di coniugare quanto più possibile mare e cultura e ci proponiamo, quindi, oltre che di godere del sole e delle spiagge messicane anche di addentrarci nell’entroterra alla caccia delle testimonianze di una delle civiltà antiche più affascinanti ed importanti per capire lo sviluppo dalla società messicana e centro americana moderna, quella dei Maya.
Per questo scopo la migliore città da utilizzare come punto di appoggio è senza dubbio Cancun.
Partiti da Roma con un carico di bagagli, emozione e guide turistiche, arriviamo nella città messicana provati dal fuso orario ed in piena notte. La cosa migliore da fare è quindi trovare al più presto un taxi e raggiungere l’albergo.
Il giorno dopo, non troppo riposati, ci svegliamo con buoni propositi: visitare Cancun. Passeggiando nei pressi dell’hotel ci rendiamo conto di essere nella zona più turistica della città . Ma il mare è troppo invitante per scoprire cosa d’altro nasconde la città e trascorriamo la giornata su una meravigliosa spiaggia, Playa el Mirador. La giornata scorre via veloce immersi in questo mare paradisiaco e distesi sulla sabbia chiara e fine.
Il giorno dopo la meta è l’altra parte di Cancun, il cosidetto pueblo. Lo raggiungiamo agevolmente grazie ad un servizio bus efficiente. Questo pezzo di città è anch’esso affascinante: percorriamo strade strette che all’improvviso si aprono in larghi e piccole piazze invase da mercati di frutta e verdura, negozi e botteghe di artigianato praticamente in strada, vediamo madri con bimbi impegnati nella spesa quotidiana, ragazzi che cercano riparo sotto un albero dal caldo afoso agostano.
Abbiamo deciso di fermarci a pranzare in uno dei tanti ristorantini di questa parte della città . Abbiamo mangiato dell’ottimo pollo accompagnato dalla salsa mole poblano e la zuppa di pozola, una varietà di mais. Naturalmente il tutto accompagnato da tequila. Ci siamo resi conto di quanto possa essere buona, ed anche piuttosto economica, la “cucina povera” messicana.
La parte culturale della nostra vacanza prevede delle escursioni ai reperti archeologici Maya. La prima tappa è Chichén Itzà , 180km da Cancun. Non appena arriviamo ci sentiamo catalputati in un’altra dimensione, magica e quasi onirica. Il sito è davvero affascinante ed unico e non è un caso che sia stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Le rovine della città antica occupano circa 3 km di territorio ed al suo interno vi sono numerose strutture architettoniche, di tipo religioso, semplici abitazioni ed edifici che oggi definiremmo pubblici.
Abbiamo ammirato i più importanti resti presenti: la Piramide di Kukulkan ed il tempio dei Guerrieri. La prima è una maestosa piramide a base quadrata con quattro scalinate dedicata a Kukulkan, dio Maya della conoscenza e del vento. La struttura, detta anche El Castillo, può essere considerato un incredibile calendario dal momento che la somma degli scalini presenti è uguale ai giorni dell’anno, 365. Affascinante è visitare la piramide quando il sole passa attraverso i gradini poichè lascia intravedere su di essi l’immagine del Dio.
Qui è presente tutta la precisione matematica ed il fascino per l’archeologia, due delle caratteristiche principali dell’intera civiltà Maya.
Il Tempio dei Guerrieri ha anch’esso una forma piramidale alla cui sommità vi è la statua di Cah Mool, una figura umana che sta seduta in posizione reclinata con la testa verso destra e con un vassoio sul ventre, probabilmente il luogo dove venivano poste le offerte in occasione di sacrifici. Una posizione il cui significato resta ancora oggi misterioso.
La seconda tappa è Tulum. Per visitare questo sito archeologico lasciamo il nostro hotel a Cancum e ci spostiamo qualche decina di km verso sud, lungo quella che viene definita la Riviera Maya, e più in particolare a Playa del Carmen. Siamo riusciti ad approfittare di un’offerta di una struttura ricettiva e quindi decidiamo di prolungare il nostro soggiorno iniziale qui previsto per 3 giorni a 5.
La città è davvero incantevole ed è bagnata dal meraviglioso mare caraibico. La troviamo molto accogliente, tutti gli abitanti sembrano sempre sorridenti e si mangia decisamente bene. Inoltre, dal momento che la città è piuttosto ventilata, la temperatura è ideale per una vacanza lontano dall’afa.
Partiti da Playa del Carmen raggiungiamo in poco minuti Tulum. E’ un magnifico ed imponente agglomerato di rovine Maya e l’unico che si trovi sulla costa. La vista panoramica che si può godere dalla piramide principale è unica ed incantevole: da qui infatti si può vedere una scogliera a picco sul mare del Caraibi con le onde che sbattono forte contro di essa creando una spuma bianca che quasi invoglia a gettarsi dentro.
Torniamo a Playa del Carmen affascinati da quanto abbiamo visto e, dopo cinque giorni a Cancun ed altrettanti in questa splendida località balneare, la nostra vacanza in Messico si avvia alla conclusione.
Le sensazioni che ci portiamo dentro sono un misto di gioia per quanto abbiamo avuto la fortuna di vivere e di ammirazione per una civiltà che ci ha lasciato tracce indelebili della propria grandezza e della somma organizzazione sociale che regnava nel loro territorio