Dal punto di vista paesaggistico il Kenya può essere considerato una piccola Africa, dal momento che racchiude dentro di sé molte delle caratteristiche che rendono il Continente Nero unico al mondo. E non è un caso quindi che moltissimi turisti decidono di visitare il Paese centroafricano e che ne restino affascinati. Uno dei motivi principali del successo turistico del Kenya è la possibilità di fare dei meravigliosi safari.
Per quasi tutto l’anno, tranne nei mesi che vanno da marzo a maggio, quelli delle grandi piogge, è possibile visitare i grandi parchi nazionali e le riserve keniote dove, accompagnati da guide esperte e rangers, e a bordo di pullmini o fuoristrada, si va alla scoperta dell’incredibile fauna presente in questo territorio.
Dal Parco nazionale di Amboseli alla Riserva Nazionale Masai Mara, dal Parco Nazionale di Tsavo Est a quello Ovest fino ai Parchi Nazionali del Lago Nakuru e di Meru, il Kenya offre ai turisti una varietà notevole di possibilità di ammirare da vicino la natura: felini a caccia come i leoni o animali pericolosi possono essere avvicinati a pochissima distanza, mentre da lontano si avvistano rinoceronti, elefanti e bufali. Branchi di zebre in rapido spostamento, giraffe e anfibi sono particolarmente affascinanti così come le gazzelle, antilopi, ed in genere le prede, che devono scappare dall’assalto degli animali cacciatori.
Un Safari in Kenya è un’esperienza che sa regalare emozioni uniche: è un lungo viaggio – questo è il significato della parola safari in lingua swahili – durante il quale si resterà senza fiato di fronte a paesaggi senza tempo, all’esplosione di colori della natura selvaggia, al suo corso che qui non può essere interrotto dall’uomo. Le foto, diurne e notturne, che porterete a casa al ritorno da un safari saranno la fonte principale del cosiddetto “mal d’Africa†cioè della nostalgia che solo questo meraviglioso Continente inevitabilmente lascia.