Volevamo fortemente un viaggio tranquillo, a contatto con la natura ed un luogo che ci consentisse di rilassarci immergendosi in acque limpide.
La meta scelta è stata Minorca, la seconda Isola delle Balerari dopo Maiorca per superficie. Sapevamo che sarebbe stata completamente diversa dalle altre Isole dell’arcipelago come Ibiza e Formentera ed alla fine della vacanza ne abbiamo avuto certezza. A Maiorca dominano infatti la pace e la serenità , sia di giorno che di notte.
La sistemazione che abbiamo scelto è stato un hotel nella città di Maò approfittando di una offerta last minute, una delle due città più importanti dell’Isola, situata nella sua parte meridionale.
Maò dista pochi chilometri dall’unico aeroporto di Minorca e, dopo essere sbarcati da un volo diretto da Milano, abbiamo noleggiato un auto e raggiunto agevolmente il nostro albergo.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata una passeggiata attraverso Maò. Il centro storico è davvero carino: ci è sembrato subito che tutta la vita della città fosse concentrata intorno Plaza Espana dove abbiamo visitato la Chiesa di Santa Maria, imponente struttura in stile gotico. Continuando ci siamo imbattuti prima in Plaza del Carmen e nell’omonima chiesa e successivamente in Carrer Nou, una strada piena di botteghe prese d’assalto dai turisti a caccia di souvenir.
La giornata è scivolata via veloce e si avvicinava ora di cena. Siamo così andati alla ricerca di un posto dove cenare. Volevamo però un ristorante minorchino per gustare così i piatti tipici dell’Isola. Dopo esser passati per Plaza Sant Francesc ci siamo fermati in Plaza Colòn. Abbiamo mangiato la migliore zuppa di aragoste della nostra vita: la Caldereta de Langosta è davvero un piatto unico e gustoso; l’abbiamo accompagnato con il Tumbet, un saporito contorno di peperoni, melanzane e salsa di pomodoro.
Siamo tornati alla nostra camera d’albergo più che soddisfatti della prima giornata a Minorca e ci proponiamo per i giorni successivi di scoprire le spiagge dell’Isola e poi l’altra grande città , Ciutadella, che si trova dalla parte opposta di Minorca, sulla costa settentrionale.
Durante il nostro soggiorno abbiamo scoperto delle spiagge e delle calette affascinanti e ci siamo resi conto del motico per cui Minorca sia stata dichiarata dall’Unesco riserve della biosfera.
Vicino Mahò, siamo rimasti incantati, dalle spiagge di Son Bou, la più lunga dell’Isola, caratterizzata da una sabbia bianca e da un mare cristallino, da Cala de Binibequer e da Santo Tomas che ha un mare stranamente poco profondo. Non è un caso infatti che qui abbiamo trovato diverse famiglie con bimbi piccoli.
Un giorno invece ci siamo riproposti di farci il bagno in qualche caletta poco affollata. Premesso che le strade per raggiungerle sono un po’ impervie – per questo consigliamo di noleggiare un’auto – il paradiso che abbiamo visto nelle calette Tirant, Pregond e del Pilar è difficilmente immaginabile. Spiagge minuscole con alle spalle rocce di color rosso e ocra, acque verdi e trasparenti: uno spettacolo unico. I tragitti percorsi per raggiungerle sono stati facilmente dimenticati.
Una tappa che non potevamo perdere dell’Isola è il Parco Naturale s’Albufera des Grau che si trova nella parte orientale di Minorca. In quasi 2000 ettari abbiamo potuto ammirare specie di animali e volatili, tra cui un’aquila pescatrice a caccia di cibo, e piante che creano un ecosistema ed uno spettacolo unico.
L’ultima tappa del nostro viaggio è la Ciutadella. La città ci è piaciuta davvero tanto: un centro storico caratteristico con un bellissimo municipio e la Cattedrale di impianto gotico e neoclassico. Molto bella è anche Plaza d’es Born con un altissimo obelisco che commemora l’assalto dell’Isola operato dai Turchi nel 1558.
Il viaggio è giunto alla conclusione. La tranquillità , la bellezza naturale e paesaggistica, mare cristallino, spiagge e calette incantevole ed infine accoglienza ed ospitalità . Minorca è un luogo dove tornare per un’altra indimenticabile avventura